sabato 26 novembre 2011

CRISI EUROZONA E PIANO " B"

Breve post ,che purtroppo avevo preparato stamane ma che sono riuscito solo ora a pubblicare, solo per segnalare l'articolo del  New York Times  dove si dice che alcuni importanti istituti di credito, quali Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di un crollo dell'eurozona.
Ne consegue che viene consigliato di liquidare tutti i titoli del debito in euro in quanto si pensa che «Le banche in Francia e in Italia non stanno mettendo a punto piani di emergenza perché hanno concluso che una disintegrazione dell'area euro è impossibile» .
Secondo un sondaggio di Barclays Capital su 1.000 clienti, la metà ritiene che almeno un paese lascerà l'area euro, il 35% ritiene che sarà solo la Grecia e uno su 20 ritiene che tutti i paesi della periferia dell'Europa usciranno il prossimo anno.
Mentre i leader europei ,Merkel in testa,sostengono ancora che non vi è la necessità di elaborare alcun piano di salvataggio, dall'altra parte del globo si stanno preparando al peggio e giustamente si cautelano.
Bisogna comincia  a preocupparsi adesso o no ? Non so come la pensiate ma ogni giorno che passa senza che si prenda una decisione che possa salvare l'euro è un passo in più verso la catastrofe a cui stiamo andando incontro.  Bye

Lascio il link del N.Y.T.  dove trovate l'articolo in inglese e se "masticate la lingua" leggetelo.
http://www.nytimes.com/2011/11/26/business/global/banks-fear-breakup-of-the-euro-zone.html?_r=2&ref=business

venerdì 25 novembre 2011

PROSSIMA VITTIMA ?

Come ben sappiamo nell'ultimo periodo si è parlato spesso e volentieri delle cosidette "dark pool ", le sale operative super veloci che stanno scombussolando i mercati.
Nell'immagine è rappresentata la schermata di Sigma X, che gli appassionati di trading conoscono bene in quanto è "il braccio operativo di Goldman Sachs", ma quello che volevo far notare è chi si trova in prima fila.
La schermata è riferita ai titoli più scambiati del giorno e sorpresa troviamo la Gran Bretagna che è entrata nel mirino della specualzione di Goldman,il che sta a significare un attaco indiscriminato all'Europa e alla moneta unica a tutto favore del dollaro.
Vodafone, RSA Insurance, Royal Bank of Scotland, Barclays, Lloyds Banking Group, Hsbc, British Petroleum e Cairn Energy: tutte aziende britanniche. Che combinazione! Insomma, un’altra riprova che il grande bersaglio è l’Europa, non l’Italia o il neo-Stato spazzatura Portogallo e che gli Stati Uniti hanno tutto l'interesse a prolungare il più a lungo l'agonia dell'Europa in modo da poter fare profitti a valanga alle banche made in USA e quando saranno sazi ci lasceranno al nostro destino. Che amarezza............

giovedì 24 novembre 2011

MERKEL

Immagine dedicata alla Merkel e ai suoi bund tedeschi !!                                            
Ora i casi sono due :  o la "dittatrice" tedesca  non ha capito una mazza di quello che sta succedendo oppure ci dica a chiare lettere LA SOLUZIONE DEFINITIVA PER USCIRE DALLA CRISI  visto che di eurobond non ne vuol sapere, di dare la possibilità alla BCE intervenire manco a parlarne, un eventuale QE idem .  
La domanda che mi frulla in testa , e che magari è pure una caxxxxa, è questa :  non è che magari  dietro ai continui rifiuti di possibili soluzioni , ci sia il tentativo di prendere tempo per dare la possibilità alle banche tedesche di scaricare sul mercato titoli a rischio e che una volta terminata l'operazione la dittatrice sia favorevole agli eurobond?
Fantasie ? Io non lo escluderei totalmente anche se il fattore tempo è determinante visto che la situazione è drammatica per la zona euro e di tempo non c'è ne più.
In una situazione così difficile per l'euro quasi mi vergogno di essere "al ribasso" sulla moneta unica da 1,41 ma purtroppo anche noi parco buoi dobbiamo poter guadagnare qualcosa. Bye

mercoledì 23 novembre 2011

RIPRESA

Riprendo in mano il blog che non avevo più potuto aggiornare per una serie di motivi,che manco volerlo, si sono sommati tutti assieme impedendomi praticamente anche di fare qualche piccolo post visto che in quste ultime settimane ne son successe di cose che meritavano un commento. E purtroppo la situazione peggiora.

lunedì 14 novembre 2011

A B C DEI TAGLI

 Articolo tratto dal corriere sui  tagli ai costi della politica  che il nuovo governo Monti potrebbe attuare, il condizionale è d'obbligo quando si toccano i privilegi dei politici visto che quando si tratta di tagliare a loro carico sono tutti compatti.
Demagogia , populismo o come volete definirlo non mi interessa, fatto sta che concordo pienamente con gli autori dell'articolo e spero vivamente che si proceda a tagliare tutte le spese inutili e che anche gli "intoccabili" diano il buon esempio.
A Auto blu
«Le abbiamo già dimezzate!», ha detto la ministra della Gioventù Giorgia Meloni mercoledì a La7. Il ministero della Difesa, che ha un centinaio di auto blu e 700 auto «grigie» nonostante solo in 14 avrebbero diritto al privilegio aveva appena acquistato 13 Maserati quattroporte blindate: alla faccia della manovra di luglio, che aveva stabilito la cilindrata massima di 1.600. Se ha ragione Brunetta si potrebbe risparmiare un miliardo l'anno. Da subito.
B Bilanci
È la riforma più urgente: i bilanci di Stato, Regioni, Province, Comuni sono un caos. Voci diverse, capitoli diversi, strutture diverse: ognuno fa come gli pare. Il tutto nella nebbia volutamente più fitta. Cosa c'è nei 50 milioni di euro della voce «fondo unico di presidenza» di palazzo Chigi? I soldi per le operazioni «discrete» degli 007 o la tinteggiatura dei muri? Servono bilanci unici, trasparenti, che lascino piena autonomia politica ma siano leggibili da tutti (le fognature si chiamino fognature, le consulenze consulenze) dove si capisca quanti soldi si spendono e per che cosa. Così i cittadini potranno fare dei confronti innescando una spirale che porterà a risparmi veri.
C Conflitto d'interessi
L'Italia è diventata una Repubblica fondata sul conflitto d'interessi. Basta con presidenti del Consiglio proprietari di reti televisive, ma anche assessori alla salute titolari di aziende fornitrici della sanità pubblica, sottosegretari proprietari di società che gestiscono la pubblicità per i giornali, sindaci geometri che presiedono giunte che approvano i loro progetti, avvocati-assessori che fanno causa alla propria amministrazione.
D Doppio lavoro
Se valessero a Roma le regole americane, ci sarebbero 186 parlamentari «fuorilegge»: tutti coloro che, pagati per fare i deputati o i senatori fanno pure altri mestieri, moltiplicando i propri affari grazie alla politica. E sottraendo tempo al proprio impegno istituzionale. Ecco: copiamo gli americani.
E Europa
Con la manovra di luglio si è deciso di equiparare gli stipendi dei nostri parlamentari alla media europea, sia pure corretta in base al Pil e limitata alle sei nazioni più grandi. Anche i rimborsi elettorali andrebbero adeguati a quella media. È inaccettabile che un italiano spenda in media 3 euro e 38 centesimi l'anno per mantenere i partiti, contro 2,58 degli spagnoli, 1,61 dei tedeschi e 1,25 dei francesi.

F Fisco
Una leggina infame permette a chi finanzia un politico di avere uno sconto fiscale 50 volte superiore a quello di chi dà soldi a un ente benefico o alla ricerca sul cancro. Avevano giurato di cambiarla, non l'hanno mai fatto. E tutte le proposte di legge presentate per correggere questo abominio giacciono mestamente in parlamento. Vanno tirate fuori e approvate. Subito.
G Gettoni
Un consigliere comunale di Padova incassa per ogni seduta 45,90 euro, uno di Treviso 92, uno di Verona 160. Per non dire delle regioni a statuto speciale, dove con trucchi vari un membro del consiglio municipale di Palermo può prendere 10mila euro al mese. Stop. L'autonomia non c'entra e non può essere usata a capriccio: regole fisse per tutti, da Lampedusa a Vipiteno.
H High speed
I ritardi sulla velocità di download, dove nella classifica netindex.com siamo al 70° posto dopo Kazakistan e Rwanda, sono così abissali da far sospettare a una scelta inconfessabile: meno funzionano gli sportelli elettronici, più i cittadini dipendono dai «piaceri» della burocrazia e della politica. Con costi enormi, da tagliare.
I Indennità
Le «buste paga» devono essere trasparenti, commisurate alla media europea, per tutte le cariche: l'assessore alla sanità altoatesino non può guadagnare 6mila euro più del ministro della sanità di Berlino. Basta furbizie, come certi rimborsi esentasse a forfait (magari anche a chi non ha la macchina, come nel Lazio) o il contributo per i portaborse che troppo spesso, incassato dal parlamentare, è girato ai collaboratori solo in minima parte e in nero. Si faccia come a Strasburgo, dove gli assistenti sono pagati direttamente dall'Europarlamento.
L Limiti
Il governo Prodi nell'infuriare delle polemiche aveva fissato un limite massimo agli stipendi dei superburocrati: 289 mila euro. Quel tetto, tuttavia, non è mai stato applicato. Tanto che il presidente delle Poste Giovanni Ialongo nel 2009 di euro ne ha presi 635 mila. Urgono nuove regole.
M Municipalizzate
Le società miste dei servizi pubblici locali sono state troppo spesso usate per aggirare le regole su assunzioni e appalti causando paurosi buchi finanziari ripianati dalla collettività. Basta. È inammissibile che un comune, socio principale, approvi un bilancio in rosso senza risponderne. Le regole devono essere le stesse del settore privato: chi truffa paga.
N Nomine
Il «manuale Cencelli», in base al quale vengono ripartite fra i partiti le poltrone pubbliche, vada al macero. Le nomine devono obbedire esclusivamente a criteri di merito. Va fissata la regola che chi ha ricoperto una qualsiasi carica elettiva non può essere nominato in un'azienda pubblica almeno per cinque anni. Sennò ogni poltrona diventa merce di scambio per i riciclati o per comprare un'alleanza.
O Onorevoli
Una legge costituzionale che preveda il dimezzamento dei Parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto si può approvare in 90 giorni. Sono tutti d'accordo, come dicono da mesi? Lo dimostrino.
P Province
Quante volte destra e sinistra hanno promesso che avrebbero abolito le Province? Costano fra i 14 e i 17 miliardi di euro l'anno e alla fine aveva accettato il taglio, sia pure a malincuore, anche la Lega. Passino dalle parole ai fatti. Anche in questo caso basterebbero tre mesi.
Q Quadruplo
Il mercato dell'auto in Italia è sceso ai livelli del 1983. Da quell'anno preso ad esempio il Pil pro capite è cresciuto del 40% ma il costo della Camera e del Senato in termini reali è quadruplicato. Un delirio megalomane. Da ricondurre a una maggiore sobrietà. Anche mettendo fine al principio dell'autodichia, in base al quale nessuno può mettere becco sui conti di Camera, Senato e Quirinale. Un controllo esterno, visto quanto è successo, è obbligatorio.
R Regioni
 È intollerabile che rispetto agli abitanti i consigli regionali della Lombardia o dell'Emilia-Romagna costino circa 8 euro pro capite, quello sardo 51 o quello aostano 124. Identici servizi devono avere identici costi. Il «parametro 8 euro» farebbe risparmiare 606 milioni l'anno. Tolto l'Alto Adige per l'accordo internazionale da rispettare, andrebbero riviste inoltre alcune regole delle autonomie: non possono essere occasione di ingiusti squilibri e privilegi.
S Scorte
Da decenni ogni ministro dell'Interno dice d'averle tagliate, ma è una bufala. A Roma il rapporto fra auto di scorta e volanti della polizia, lo dice il Sap ma il prefetto concorda, è di otto a uno. Di più: la benzina per le scorte non manca mai, quella per le volanti o le gazzelle devono pagarla talvolta di tasca propria i poliziotti e i carabinieri.
T Trasparenza
Facciamo come gli inglesi: prendiamo le loro stesse regole sulla situazione patrimoniale di parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e altre cariche elettive. Tutto trasparente, tutto sul Web. A partire dai finanziamenti privati ai partiti, oggi non solo limitati alle somme sopra i 50 mila euro, ma inaccessibili on-line. In più, la certificazione dei bilanci dei partiti va resa obbligatoria.
U Uniformità
È la regola aurea della buona amministrazione. I costi devono essere uniformi: dalle «liquidazioni» ai deputati alle siringhe delle Asl. Per mantenere i suoi dipendenti la Regione siciliana non può far pagare a ogni cittadino 353 contro i 21 euro della Lombardia. E se si stabilisce il blocco delle assunzioni, questo deve riguardare, a maggior ragione, anche palazzo Chigi.
V Voli blu
Nel 2009 le ore volate per ogni membro del governo sono state del 23% superiori al record del 2005 e addirittura del 154,2% rispetto al 2007 (gabinetto Prodi). La recente norma voluta da Tremonti che limita i voli blu ai massimi vertici dello Stato va applicata subito. Con l'obbligo di pubblicare su internet i dettagli di ogni viaggio: nome dei passeggeri, destinazione, costo. Una disposizione che dovrebbe essere retroattiva, perché i cittadini si possano rendere conto di quello che è successo negli ultimi anni.
W Welfare
Prima di toccare le pensioni dei cittadini va radicalmente cambiato il sistema dei vitalizi, che oggi vede da 11 a 13 euro di uscite per ogni euro di contributi in entrata. Vale per il Parlamento, vale per le Regioni: 16 anni dopo la riforma Dini è scandaloso che qua e là si possa andare in pensione ancora a 51 anni con quattro di contributi.
Z Zavorra
Vanno tagliate subito sul serio tutte le spese esagerate. I dipendenti di palazzo Chigi sono attualmente più di 4.600 contro i 1.337 del Cabinet Office di David Cameron. La sola Camera paga per affitti 35 milioni di euro l'anno: 41 volte più che nel 1983. Una megalomania estesa alle Regioni. Dove negli ultimi anni gli investimenti immobiliari sono stati massicci. La Puglia «sinistrorsa» ha appaltato la costruzione della nuova sede per 87 milioni, la Lombardia «destrorsa» per il Nuovo Pirellone con un mega-eliporto ne ha spesi 400. Per non dire di certi contratti extra lusso: ogni dipendente medio del Senato costa 137.525 euro. Cioè 19 mila più dello stipendio dei 21 collaboratori stretti di Barack Obama.

domenica 13 novembre 2011

BERLUSCONI

Non mi sono piaciute le immagini mostrate dalle televisioni ieri sera dopo le dimissioni di mr. Berlusconi di quella gente festante che inneggiava alla liberazione, di un nuovo 25 aprile,gli insulti e il lancio di qualche monetina stile "Bettino Craxi".
Errori sicuramente ne sono stati fatti in questi ultimi anni e nessuno può negarlo ma il trattamento riservato all'ex premier  non mi è per nulla piaciuto , insultato come fosse il peggior criminale in circolazione costretto a scappare dopo aver combinato chissà che cosa.
Ripeto: errori ne sono stati commessi in questi anni, ma ciò che non capisco è il sentimento di odio verso una persona che come tutti ha sbagliato.  Bye

venerdì 11 novembre 2011

POVERO ITALIANO

Oggi ho decisodi non incxxxxxxi nonostante ieri sera nei teatrini politici ne abbia sentite di tutti i colori per cui  incollo una piccola poesia trovata in rete per sdrammatizzare un poco. Bye

Berlusconi Berlusconi
che fine hann fatto i miei milioni
Prodi Prodi
con quell’euro ci corrodi
Fini Fini
qui son tutti clandestini a fare gran Casini
Tremonti Tremonti
non ci mandare tutti sotto i ponti
Fassino oh Fassino beato
hai visto che macello su al Senato
a poco o niente serve il Sindacato
C’è Pannella
che dietro un banco si spinella
con Di Pietro che lo punta a mezzo metro
Pera chiede ad Alemanno se gradisce mezzo
grammo
poi D’Alema che di nascosto se lo mena
e Bertinotti coi Maroni bell’e rotti
ce l’ha sempre con la banda dei Bossotti
L’ Euro parlamento ci sta mandando al fallimento
in famiglia si bisbiglia con sgomento
Questa crisi oramai ci investe tutti
macchinisti farabutti
Ma non è la colpa loro
noi diciamo tutti in coro
Panni sporchi nella Mastella
meno burocrazia e una bella pulizia
dalla Camera da letto
fino su nel sotto tetto
che a forza di pulire viene quasi da svenire
Fortuna c’è la Sanità
che molto prende e poco da
ti da solo una speranza
è come esser in gravidanza
son quasi tutti indagati i ministri nominati
Tu ti senti un po’ stanchino
e ci vorrebbe un signor Bocchino
Te ne stai lì col Buttiglione in mano
fai due Rutelli e imprechi invano
sei proprio un Povero italiano
Ma devi stare attento che a far così tu in Ciampi
e a lavorar dovrai tornare in mezzo ai campi
fra l’Ulivo e la Margherita in fiore
la fronte asciugherai dal tuo sudore
piano piano con la mano
sperando che non piova
che non ti piova sulla testa un presidente
Napolitano

giovedì 10 novembre 2011

MARIO MONTI ( BY GOLDMAN SACHS )

Signori la SVENDITA A PREZZI DI SALDO  delle aziende italiane può iniziare appena avrà ricevuto l'incarico.
Ma prima di cominciare le svendite è possibile una bella patrimoniale sui nostri sudati risparmi che si stima siano 7 volte il totale del debito pubblico nazionale e poi tasse tasse e ancora tasse stile Grecia.
Se questo è il nuovo che avanza prepariamoci con l'elmetto da guerra.

CRISI

Sui mercati si e’ diffusa la voce che sia stata Goldman
Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp, poi seguita dagli hedge fund
e dalle altre banche d’oltreoceano.
Lo si legge in un articolo di MF che spiega che neppure l’ombrellino
della Bce, con l’acquisto di titoli di Stato italiani, e’ servito. Goldman
Sachs ha dato il via a un vecchio giochetto: con opportune vendite si
schiacciano i prezzi dei Btp il piu’ possibile per poi, un attimo prima
del superamento della crisi (le dimissioni effettive di Berlusconi), farne
incetta a prezzi da saldo.
L’intervento di Napolitano probabilmente riuscira’ a ridurre i tempi
dell’ondata speculativa, visto che entro lunedi’ prossimo si dovrebbe
sapere se ci sara’ un nuovo governo o si andra’ a elezioni anticipate.
Questo bastera’a riportare lo spread a livelli accettabili? No e lo ha
scritto chiaro la stessa Goldman Sachs in un report diffuso martedi’ sera:
in caso di un esecutivo di centro-destra sostenuto da una coalizione piu’
ampia, lo spread si attesterebbe 400-450, quindi sempre a livelli
pericolosi. Le elezioni anticipate sarebbero invece “lo scenario peggiore
per i mercati” e in questo caso Goldman non fa previsioni sullo spread, ma
e’ evidente che salirebbe alle stelle.

DETENTORI DEBITO ITALIANO

mercoledì 9 novembre 2011

FLASH MERCATI

Considerazione personale :  i  mercati  non vogliono assolutamente più vedere mr.Berlusconi  nemmeno in fotografia.  Più lampante di così !!!  E' altresì evidente che si aspettano un governo tecnico. Bye

FLASH MERCATI

Drastica inversione di rotta delle Borse europee con Piazza Affari che guida il ribasso. L'indice FtseMib scende del 3,3% Londra -0,8%, Francoforte e Parigi arretrano dell'1,3%.
I mercati tornano palesemente a diffidare dell'Italia, dove non c'è certezzasui tempi dell'abbandono di Silvio Berlusconi e sulla formazione di un nuovo governo.
L'effetto sfiducia sull'Italia è drammaticamente evidente sui titoli di Stato. Il rendimento del Btp decennale, in calo nei primi scambi, è schizzato al rialzo al 6,92% (+9 punti rispetto a ieri) e lo spread con il Bund tedesco è a 515 punti.
Tornano gli acquisti sul Bund tedesco che risale a 138,2 punti, mentre l'euro perde terreno e scivola a 1,373 da 1,382 di stamattina contro dollaro.

ARGENTINA : VENTI DI CRISI FINANZIARIA

Mentre l'economia italiana tocca uno dei suoi punti più bassi, anche l'Argentina, considerata uno stato emergente e dove Cristina Kirchner ha appena rivinto le elezioni, sarebbe in realtà in allarme rosso. I correntisti stanno svuotando i loro conti in pesos e cercano dollari a tutta forza, anche al mercato nero.
Le banche rischiano grosso, dal momento che starebbero perdendo 200 milioni $ al giorno in depositi, disastrando il Banco Central, e la Kirchner difficilmente potrà bloccare i c/c.
I maggiori quotidiani nazionali, El Clarìn e La Naciòn, parlano di raddoppio del prezzo della tariffa dei collectivos nell'area di Buenos Aires, a causa dello stop ai sussidi ai tassisti. C'è anche qualche timido cenno al "mercato dei cambi". Nient'altro.
Mentre l'Economist dà un allerta alquanto chiaro agli investitori, è Seprin -un sito argentino- a gettare l'allarme più pesante, aggiungendo ai dati ufficiali quelli del mercato nero.  
Economia: il PIL cresce del 7,5%, ma l'inflazione cresce del 25%. La bilancia commerciale è positiva, e i consumi crescono. Disoccupazione 8%; Debito pubblico: 50,3% del GDP. Chiave della politica dei Kirchner: populismo interno e moratoria sul vecchio debito con l'Estero.
L'economia si basa sugli investimenti esteri nel mercato immobiliare locale (terreni etc.), e sull'export di prodotti agroalimentari e auto.

Tra i Paesi sudamericani l'Argentina resta tra i più a rischio: l'Uruguay ha un'economia molto forte, con pochi abitanti (4 milioni). Il Cile è un'economia tra le più solide al mondo (con Australia e Canada). Nonostante il devastante terremoto, l'alto prezzo del mercato mondiale del rame è un'arma eccellente nelle mani dei cileni. Pil 2011 (previsioni): +6%. Inflazione: max 3%.
Il Brasile è sempre molto corrotto e resta un esempio di quello che si comincia a chiamare il Grande bluff dei Paesi emergenti: la crescita del Pil al 7,5% è indubbia, ma è drogata dalla politica di bassi tassi imposti dal Banco central. Nonostante ciò la scelta di puntare su un welfare molto ampio (giustamente) ma costoso, rischia di produrre la classica spirale da serpente che si mangia la coda delle economie semisocialiste: la crescita di sussidi e stipendi, in pratica, rischia di essere vanificata dalla crescita dell'inflazione, tasse etc.  http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/

martedì 8 novembre 2011

FLASH MERCATI

Un nuovo giorno un nuovo record per il rendimento del nostro BTP, già da ieri sera la curva dei tassi a partire dalle scadenze a 5 anni si è invertita.
E oggi giornata clou in tutti i sensi , tutti attendono la caduta di mr.Berlusconi per poter festeggiare, dai mercati alla sinistra di Bersani, e anche il sottoscritto pensa che ormai il destino di questo esecutivo sia segnato.
Ma la realtà dice che non c'e un cxxxo da festeggiare !!  Anche ipotizzando che venga intrapresa la strada del governo tecnico o di ascesa della sx. la verità è che di soldi non ce ne sono e debiti non si possono fare, quindi  o si prendono decisioni SERIE per salvarsi  o il default è l'altra via . Bye
Dal sito del  ministero dell'ambiente http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?lang=&item=/documenti/notizie/notizia_0096.html
Il Cipe oggi ha assegnato un miliardo di euro al ministero dell'Ambiente per interventi di risanamento ambientale. «I fondi- dice il titolare del dicastero, Stefania Prestigiacomo - saranno utilizzati per avviare un piano straordinario di interventi per le emergenze nazionali in materia di dissesto idrogeologico».

Questa era la delibera del 2009 che assegnava fondi per prevenire i DRAMMI di questi giorni  mentre adesso si scopre che :  SIANO QUASI SPARITI TUTTI!!
Incollo solo un passaggio della delibera.

Legislatura 16º - 13ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 309 del 03/11/2011 (SULLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE PER L'ANNO FINANZIARIO 2012 E PER IL TRIENNIO 2012-2014)
"in particolare per quanto riguarda gli interventi per la tutela dal rischio idrogeologico e relative misure di salvaguardia (capitolo 8531) sono stati stanziati solo 31,3 milioni di euro. Tuttavia, a questo riguardo, va ricordato che l'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria 2010 aveva destinato un miliardo di euro, successivamente ridotti a 900 milioni di euro per effetto dell'articolo 17, comma 2-bis, del decreto-legge n. 195 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2010, alla realizzazione di Piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico. La stessa disposizione aveva altresì individuato, quale strumento privilegiato per l'utilizzo delle risorse, l'accordo di programma da sottoscrivere con le regioni interessate; la dotazione di 900 milioni è divenuta poi pari a 800 milioni di euro in virtù di un'ulteriore riduzione imposta dal decreto-legge n. 225 del 29 dicembre 2010. Per le finalità di cui all'articolo 2, comma 240, era stato istituito, dalla legge finanziaria 2010, l'apposito capitolo di spesa  8531 (PG 06). Tuttavia, nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al capitolo di spesa 8531 sono presenti appunto solo 31,3 milioni di euro"

Purtroppo chi paga il prezzo più alto sono persone innocenti , possibile che i precedenti casi di alluvioni degli anni passati non abbiano insegnato nulla?
Quante Genova , quante cinque terre , quante Sarno dovremo ancora sopportare ?

lunedì 7 novembre 2011

ROMA, 7 novembre (Reuters) - Il vertice di questa notta a via del Plebiscito a Roma di Silvio Berlusconi con i vertici del suo partito si sarebbe concluso con l'indicazione prevalente di andare verso le dimissioni del governo, ma il premier non sarebbe ancora convinto di questo passo.
E' quanto dicono due diverse fonti politiche vicine a Berlusconi.
"Berlusconi non è ancora convinto di dimettersi, anche perché la linea prevalente sarebbe quella di dimettersi per indicare al capo dello Stato Gianni Letta come guida di un nuovo governo e si prevede che Letta venga rifiutato dagli altri partiti", dice una fonte.
Secondo la stessa fonte nel corso del vertice al quale questa notte a via del Plebiscito hanno preso parte il segretario del partito Angelino Alfano e altri leader del Pdl si sarebbe valutato che "questo pomeriggio potrebbe esserci la frana di abbandoni del partito, dopo l'annuncio di Gabriella Carlucci di lasciare il Pdl per aderire all'Udc. Quindi la situazione va prevenuta e gestita lanciando un nuovo governo".
Questo andamento del vertice di questa notte viene confermato anche da un'altra fonte.
Su Twitter intanto incomincia a circolare la notizia che Berlusconi "potrebbe dimettersi fra questa sera e domani mattina", ma le fonti politiche dicono a Reuters che una decisione non è stata ancora decisa.
Berlusconi questa mattina è rientrato a Milano per una serie di appuntamenti che vengono definiti "privati". Dovrebbe rientrare a Roma in serata.  http://it.reuters.com/article/italianNews/idITL6E7M715A20111107

FLASH MERCATI

E per cominciare bene la settimana ecco che lo spread sale a livelli quasi insostenibili 487punti , cds sul debito in ulteriore salita , segno che i fari degli operatori sono puntati sull'Italia.
Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se la Bce non fosse intervenuta a sostegno dei titoli di stato ma l'operazione di "pronto soccorso" non  può durare all'infinito per cui meglio darsi UNA SVEGLIATA , a buon intenditore...........    Bye

sabato 5 novembre 2011

POST DEDICATO A ............

Questo post lo voglio dedicare a Claudia del sito http://borsapretaporter.blogspot.com/  in risposta al commento lasciato nel post intitolato "Tasse e costi della casta".
Claudia premetto subito che  la pubblicazione dell'articolo in questione non vuol essere un incitamento a non pagare le tasse ma anzi concordo pienamente con te sul fatto che ci dobbiamo comportare bene nonostante una classe politica, sia di dx che di sx, incapace di prendere provvedimenti seri per uscire dalle sabbie mobili in cui ci siamo cacciati. 
E' innegabile però che la gente comune come il sottoscritto e,non è demagogia, sia indignata e non sopporti più che questa classe dirigente continui a sperperare denaro dei contribuenti senza mai vedere dei risultati concreti.
Nell'attuale contesto economico che stiamo vivendo, e che è sotto gli occhi di tutti, è IMPENSABILE che si continui a chiedere sempre e solo sacrifici ai cittadini ,senza che loro inizino a dare il buon esempio rinunciando almeno, non dico tutti , a qualche privilegio di cui godono.
E' impensabile che si chieda ai dipendenti pubblici o privati di andare in pensione dopo 40anni di lavoro a 67anni quando chi siede in parlamento percepisce un vitalizio dopo solo 5 anni di legislatura . E che vitalizio!! E a quanti anni ? Continuano a dirci che bisogna lavorare di più e più a lungo ma a QUANTI ANNI E, cosa non di poco conto, PER QUANTI ANNI CONTINUERANNO A GODERE DEL VITALIZIO PARLAMENTARE ?
E' impensabile che parlamentari ricoprano incarichi "doppi" accumulando doppi stipendi o che un semplice cosigliere regionale come il "trota" Bossi ,ma come lui anche tanti altri meno conosciuti, percepisca cifre spropositate per l'incarico che occupa.
Io sono dell'idea che se bisogna fare sacrifici per risollevare almeno un poco il nostro Paese ok va bene, ma che siano sacrifici per tutti anche per la classe politica.
Claudia questa è la mia visione del contesto attuale poi magari verrò accusato di demagogia,populismo o quant'altro ancora ma se andiamo in giro a chiedere ai pensionati, operai, impiegati qualsiasi ecc.ecc. la risposta che ricevo sulla politica è quasi unanime :  SFIDUCIA
Bye Black magic

venerdì 4 novembre 2011

TASSE E COSTI DELLA CASTA

Oltre all’immondo spot voluto da Tremonti & Co., non passa giorno che qualcuno finisca col commentare notizie che hanno attinenza col fisco, su Facebook o altrove, in questo modo: “Se tutti pagassimo le tasse, pagheremmo meno tasse”. Una frottola sesquipedale!
Come, spesso, mi capita di dire – l’ho fatto anche sabato scorso in occasione dell’incontro di Varese al quale ho partecipato – non funziona così. Anzi, più soldi consegniamo nelle mani di burocrati e parassiti (l’infame casta) e più questi spenderanno quei soldi inutilmente. E lo faranno per due motivi per loro essenziali:
1- Perché non sanno cosa significhi guadagnare denaro col sudore della fronte;
2- Perché per loro il denaro è solo un mezzo da sperperare per creare nuove clientele e nuovo consenso.
Non ci sono solamente i dati storici a confermare quanto sopra (in “Elogio dell’evasore fiscale” ne ho riportati ad abundantiam), ma c’è l’attualità a dar manforte a questo apodittico teorema, popperianamente dimostrato.
Ecco a voi due notiziole che vengono silenziate dai “grandi media”, ma che Internet fa rimbalzare su tutti i computer.
Partiamo da Sud: “Con lui al governo c’è una sola categoria che è sicura di stappare champagne e fare festa: la casta dei politici. Nichi Vendola è governatore della Puglia dal 2005, ed è alla sua seconda legislatura. In sei anni ha battuto il record italiano di aumento delle spese per i costi della politica: + 50,29% rispetto all’anno in cui si è insediato. E ancora: 711 sono consiglieri di enti, fondazioni e società pubbliche, buona parte di nomina vendoliana. Altri 14.111 in Puglia hanno incarichi o consulenze dalla politica. E infine 30.697 vivono del cosiddetto apparato politico. Casta a parte i sei anni di Vendola al governo si contraddistinguono per un taglio alle spese in gran parte in conto capitale legato ai minori trasferimenti del governo centrale (-2,3 miliardi di euro rispetto ai 15,2 miliardi di euro del 2005), e per un aumento del 26,13% delle spese correnti (quelle che si dovrebbero tagliare) e soprattutto per un aumento record della pressione fiscale: le imposte regionali sono passate da 1,2 miliardi del 2005 a 1,7 miliardi di euro del 2011 (+37,29%), alla voce «tasse e altri tributi regionali”. Commento: W il riformatore di ‘sta cippa.
Eccoci ora nel profondo Nord: “Il call center sanitario della Regione Lombardia da marzo 2012 costerà (quasi) come una hotline. Sarà a pagamento: costerà dai cellulari 50 centesimi “a contatto”. Ovvero per chiamare la Regione e avere un’informazione di servizio si pagherà. Non per parlare del più e del meno ma per prenotare delle visite mediche, come tac o radiografie. Un servizio che ovunque è gratuito. Ovunque tranne che in Lombardia. Perché? Finora la Lombardia ha appaltato a milletrecento Km di distanza il call center, a Paternò (Catania), ovvero in Sicilia, nella “provincia di La Russa” (“Umberto Magno” docet), come bofonchiano i leghisti. E qui il punto. Proprio i leghisti hanno dato battaglia in Consiglio regionale perché il call center fosse “padano”. Risultato? Ora ce ne saranno due, affiancati finché il servizio non sarà privatizzato. Ma per abbattere i costi, la Regione farà pagare le telefonate”. Commento: W i cialtroni bossiani!
Ho impiegato 10 minuti per trovare le due notizie online e l’ho fatto perché anche stamane uno dei milioni di statalisti tricoloriti mi ha scritto un messaggio ammonendomi sul fatto che “se tutti pagassero le tasse, le tasse ripagherebbero tutti”.
Ha ragione Gianni Rodari quando scrive che “è inutile parlare di libertà ad uno schiavo che pensa di essere un uomo libero”. Ma aveva ancor più ragioni mio nonno quando mi spiegava “che alla gente è più facile metterglielo in c… che fargli entrare in testa certe nozioni”.
http://www.movimentolibertario.com/

PARLAMENTARE E COMUNE CITTADINO A CONFRONTO

 Oggi ,vuoi per il tempo piovoso, non ho molta voglia di scrivere nè commentare le recenti vicende politico-economiche e borsistiche. Vi lascio con due articoli " rubati" dal web. Bye  http://www.linkiesta.it/casta  

giovedì 3 novembre 2011

FLASH

La Banca centrale europea (Bce) ha deciso di tagliare i tassi di interessi di 0,25 punti base portandoli all'1,25% dal precedente livello 1,50 per cento. La mossa era inattesa dal mercato che aveva pronosticato una conferma dei tassi all'1,50%. Ora l'attenzione si sposta sulla conferenza stampa di Mario Draghi, neo-presidente della Bce, in programma alle 14.30.


Prima mossa sensata da qualche mese a questa parte !!

AGGIORNAMENTO

Situazione in continua evoluzione,  infatti  Papandreou dovrebbe lasciare la guida del governo greco per dare spazio a un governo di coalizione. Pare che il nuovo esecutivo possa essere guidato da Lucas Papademos, ex vicepresidente della Banca Centrale Europea. La decisione arriva dopo che Papandreou aveva annunciato un referendum sul piano di aiuti europeo, una scelta che aveva sollevato critiche all’interno della sua stessa governo e maggioranza.
Stando alle indisrezioni non dovrebbe farcela con grande soddisfazione della Merkel e Sarkozy.
Ho quasi l'impressione che tutto sia pilotato ad arte per salvare il mercato. Bye

EURODRAMMA

E alla fine s'è deciso di NON DECIDERE.  Questo quello che è emerso dal consiglio dei ministri starordinario per i provvedimenti urgenti da presentare al G-20 di Cannes.
Niente di niente hanno deciso questo branco di inetti al potere che continuano a giocare con il fuoco non rendendosi conto che la situazione è a dir poco drammatica , divisi come al solito tra interessi interessi personali  di facciata ( vedi Lega con la questione pensioni)e faide interne al Pdl chormai ne hanno le palle piene del nano di Arcore. E in tutto questo immobilismo o come volete chiamarlo  chi ci rimette è sempre e solo l'intero paese che a causa di una classe politica  incapace di prendere UNA, DICO, UNA DECISIONE  DECENTE rischia di mandarci con la testa sott'acqua senza aver la possibilità di tirarla fuori.
E quando meno te lo aspetti ecco il colpo di scena : REFERENDUM greco per  la questione degli aiuti. Mica scemo Papandreu !!!
E il duo Merkel -Sarkozy che si ergono a salvatori dell'euro incazzati neri per la decisione presa dalla grecia sapendo benissimo che se vince il NO tutto il castello dell'euro è destinato seriamente a crollare.
Inutile girarci in giro per me la Grecia vuole uscire in qualsiasi modo dalla moneta unica, vuole smettere di essere continuamente vessata dal FMI con manovre, tagli, stipendi dimezzati ecc. vuol riconquistare la propria sovranità RIPARTENDO DA ZERO.     
Hanno probabilmente capito che non ha alcun senso restare dentro un'Europa che continua a chiedere tasse, rigore, austerity al popolo che ormai è allo stremo.
Com'è possibile che i burocretini  dell'FMI chiedano ciò e allo stesso tempo LA CRESCITA ??  Lo sanno tutti che, detto terra terra, se non ci sono soldi NON  SI CONSUMA una beata fava!! NON SI RILANCIA UN'ECONOMIA IMPONENDO NUOVE TASSE.
Come finirà ?? Non ne ho francamente la più pallida idea ma nella mia testa un'idea frulla da un pò di tempo fin da quando ho aperto questo scassato blog che spero si realizzi al più presto costi quel che costi. Bye

martedì 1 novembre 2011

Penso sia superfluo ogni commento sulla giornata drammatica che stiamo vivendo oggi .  Solo due parole : la situazione è molto preoccupante su tutti i fronti ed in particolare  l'Italia. 
Come aprirà Wally ? Mah staremo a vedere, intanto esco con la famiglia a più tardi. Bye